Progetto Erasmus + Sport “Rebokin: Let’s Removee Borders with Kin-Ball”

Hanno preso il via in Italia le attività in presenza del progetto Erasmus + Sport “Rebokin: Let’s Removee Borders with Kin-Ball”, cofinanziato dalla Commissione Europea, guidate dal partner Napoli United. Il progetto, presentato dall’Associazione turca capofila SPELL, ha gli obiettivi di migliorare il benessere psico-fisico di migranti e rifugiati, promuovere l’inclusione attraverso l’innovativo sport del KIN-BALL, e raccogliere, risolvere problematiche che riguardano la vita quotidiana dei giovani e bambini migranti e rifugiati nelle comunità ospitanti infine favorire lo scambio di buone pratiche. La prima attività in presenza, dopo la formazione ottenuta in Portogallo dal coach turco Ahmet Dalçi, ha riguardato proprio la creazione di un team di formatori e coaches napoletani e la trasmissione degli obiettivi del progetto e della formazione e delle regole del gioco del Kin-Ball. La strategia messa in campo dal Napoli United per la realizzazione dei 4 mesi di allenamenti consiste nella creazione di una rete locale di attori e stakeholder esperti sia nel settore dello sport che dell’inclusione e della mediazione.

Il particolare sono state coinvolte realtà che quotidianamente sono a contatto con giovani e bambini migranti e del luogo, come Gesco e la struttura di accoglienza di richiedenti asilo Santa Maria ai Monti e l’allenatore Lassad Azzabi, la futura Soccer Accademy realtà sportiva di alto livello nel vesuviano e il mister Francesco Montanino, e la Asd Ares Polisportiva, con la partecipazione del presidente Imma Valastro e del mister Pasquale Vacca, che opera presso la palestra Marta Russo nel Rione dei Fiori del quartiere di Secondigliano, detto anche “Terzo Mondo” proprio per la carenza di strutture che lo caratterizza e dunque dove la presenza di società del genere permette di avere un presidio di inclusione sul territorio per il lavoro svolto con MSNA e giovani a rischio di marginalità, povertà e esclusione sociale, e che supporta la passione di tanti sportivi a livello agonistico con 1 una squadra in serie C maschile, 1 in serie D femminile e maschile, e diverse squadre maschili e femminili di U14, U15, U16, U17 e U19.

L’incontro di ieri non è stato importante dunque soltanto per la creazione del team di allenatori sportivi e la trasmissione di conoscenze sul progetto, ad opera della project manager Elena Lopresti, e sulla formazione teorica sportiva, con il dirigente Luigi di Nunzio, ma anche e soprattutto per lo scambio e il dialogo avviato sul tema del diritto allo sport per i Minori Stranieri Non Accompagnati e sul tema dello #iussolisportivo.

Difatti, le realtà che si sono incontrare sono esperte nella risoluzione di problematiche che afferiscono la vita quotidiana dei giovani migranti di II generazione, MSNA o giovani richiedenti asilo è stato dunque un incontro importante per scambiare buone pratiche e generare un dialogo volto alla creazione di una rete di soggetti, che come in passato con la campagna #Iocisto ha portato all’attenzione nazionale il tema del diritto alla salute al benessere e alla pratica sportiva per categorie oggi escluse in sostanza per problemi burocratici.

Ed essendo uno degli obiettivi di progetto proprio risolvere le problematiche che vivono tali categorie possiamo dire di aver iniziato con il piede giusto qui a Napoli! Porteremo le nostre sfide in Europa inoltre continuando a lavorare a stretto contatto con i nostri partner Spell, Asteri, CNAPEF e Red Deporte dalla Turchia, Grecia, Portogallo e Spagna. Infine, la settimana prossima avranno inizio gli allenamenti di Kin-ball del Napoli United, le partecipazioni sono aperte a giovani di età compresa dai 14 ai 25 anni, per informazioni scrivete all’indirizzo email projectmanagement@napoliunited.com

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